lunedì 5 maggio 2008

QUANTO CI MANCA BERLINGUER: ANCHE LA SINISTRA E' ORAMI LOGORA


"Ci congratuliamo con Schifani", "auguri a Fini, ottimo discorso inaugurale". 
Non se ne può più. Questo PD è già al capolinea, neanche ha cominciato. Le critiche pre-elettorali di Pdl e Unione di Centro, dobbiamo ammetterlo, erano più che sensate. Come si poteva esaltare la novità di un mega-partito che tra le sue fila ospita i furbetti di Unipol (D'alema e Fassino, non Dini, magra consolazione!), il vecchiume dei vari Bindy, Binetti, Castagnetti, Marini, Livia Turco, qualche condannato come Enzo Carra (condannato per false dichiarazioni in Tribunale quando fu interrogato nel '93 da Antonio Di Pietro. Adesso sono nella stessa coalizione). E non è possibile che i capogruppi al Senato e alla Camera rimangano rispettivamente la Finocchiaro e Soro. I capigruppo sono determinanti per ogni coalizione perché sono quei politici che ogni giorno riportano alla stampa e ai telegiornali le opinioni della propria coalizione. Non si può riconfermare una come la Finocchiaro che in Sicilia ha riportato una pesante sconfitta (15 punti percentuali in meno dei chi l'ha preceduta, Rita Borsellino) dimostrando tutta la sua incompetenza. E Soro non ha fatto di meglio da capogruppo alla Camera, dato che è uno dei politici meno conosciuti del PD, significherà poi qualcosa.
E oltre ai due capigruppo, a parlare sono sempre gli stessi. Eleggono Schifani? plauso di D'alema. Eleggono Fini? Plauso di... D'alema! quale confutazione è capace di fare? "Se Fini avesse citato la parola antifascismo, quando si è posto contro ogni totalitarismo, sarebbe stata cosa gradita", giusto, ma nient'altro?E il massimo che si può dire quando FINI viene eletto presidente del senato? E non sia mai obiettare a Schifani che lui è l'ultimo a poter parlare di antimafia, tema affrontato durante il suo discorso inaugurale. "Combatteremo la mafia" detto da uno che ha lavorato per anni fianco a fianco con boss mafiosi come Nino Mandalà, è stato più volte in mezzo a giunte comunali sciolte per infiltrazioni mafiose e ha insultato Rita Borsellino e Maria Falcone (colpevoli secondo lui di ABUSARE della fama dei cognomi dei loro mariti: COGNOMI DI PERSONE UCCISE DALLA MAFIA) fa quasi ridere. Uno così, il giorno delle sue elezioni a Presidente del Senato, andrebbe insultato, non applaudito. Il PD invece continua col suo fair-play, evitando di votare un suo senatore, come ogni opposizione fa, anche se a fondo perduto.
Inoltre annunciano che dialogheranno col governo per tutta la durata della legislatura, soprattutto nelle riforme costituzionali. RIFORME COSTITUZIONALI? La Costituzione è l'unica cosa che va bene in Italia, non bisogna toccarla quasi per niente. Basterebbe dimezzare i parlamentari e togliere un po' di cariche inutili, ma le basi della nostra costituzione devono restare così come sono: sarebbe un peccato mortale metterci mano, per di più con l'avvallo del PD.
Temo che, come nel quinquennio 2001-2006, non ci sarà opposizione, mancando stavolta anche la sinistra estrema. Non basteranno Di Pietro e Pancho Pardi, non sarebbe bastato neanche Nando Dalla Chiesa. L'Idv è ancora troppo marginale nella coalizione che chiamano "riformista", ma che io definirei più "consenziente". Col senno di poi, forse, Di Pietro ha sbagliato ad affiancarsi al PD. Presentandosi da solo, o magari con qualche radicale vero, avrebbero guadagnato molti più consensi, avrebbero potuto schierare liberamente Nando Dalla Chiesa (il figlio di Carlo Alberto, silurato dal PD perché non ruffiano come la "banda dei consenzienti") ed altre persone serie e competenti come lui e in questo modo la loro opposizione sarebbe stata decisa. Speriamo ci riesca lo stesso. 
Come nel Pdl a comandare non sono i politici onesti (e ce ne sono), lo stesso accade da quest'altra parte. Dominano quei politici che, con il buon Ser Ceppaloni, hanno fatto l'indulto, con l'unico fine di scarcerare Cesare Previti e altri condannati illustri. Non ci sono altri motivi, perché pochi mesi dopo l'indulto le carceri erano di nuovo piene, è ciò ne dimostra il totale fallimento. E domina, nel PD, chi ha voluto le leggi sulle intercettazioni per impedire, tra le altre cose, che le scandalose intercettazioni di D'alema e Fassino nell'ambito del caso Unipol fossero rese pubbliche. Si appellano alla privacy, ma non capiamo perché non dobbiamo sapere quello che combinano i parlamentari che abbiamo votato. L'Unione (fatta eccezione per quei pochi politici onesti che ne facevano parte e non ne hanno voluto sapere di votare una legge del genere, ma in quel caso non ci furono problemi di quorum perché votò a favore la Cdl) ha iniziato l'opera è, ora, il nuovo governo la perfezionerà, prendendo la palla al balzo. E scommetto che il PD la voterà. Più o meno quello che ha fatto nell'ultimo governo Berlusconi, con i ripetuti soccorsi rossi. Adesso non li possiamo chiamare rossi, chiamiamoli ancora consenzienti.
L'impressione è che questa specie di fair-play sarà il light motive del governo-ombra, che io chiamerei governo-copia. Quando il Pdl confermerà il diessino Petruccioli (amico di Berlusconi e emblema del consenso della sinistra) come presidente RAI e si rinizierà con le epurazioni (Santoro forse, Travaglio quasi sicuramente, e non solo loro due) il PD non batterà ciglio. D'altronde pochi parlarono quando furono cacciati Biagi, lo stesso Santoro, Luttazzi, la Guzzanti e Fazio, mentre molti dell'opposizione si unirono ai compagni della Cdl.
Ancora una volta le speranze di un'opposizione seria dovranno essere lasciate ai girotondi che, pur rappresentati autorevolissimamente in parlamento da Pancho Pardi, potranno ben poco. 
Tutto questi esempi, insieme al regalo romano concesso da Ciccio Rutelli e da Veltroni a Alemanno, dimostrano come, oggi, la sinistra riformista è solo un prolungamento della destra. Che se ci fossero più posti nelle camere si sposterebbero tutti di là. Perché, a questo punto, non aggiungere una l anche al partito di Veltroni, dato che l'ottimo progetto di Prodi per il nuovo parito è morto quando hanno deciso che l'unico capace di battere Berlusconi (per ben due volte) doveva prendersi tutte le colpe del fallimento del governo precedente, proprio lui che era tra i pochi a non averne?A questo punto dobbiamo ammettere che nel Pdl sono addirittura più onesti, figuriamoci...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dunque ancora un altro articolo pungente quello di Andrea Plumbo, un qrticolo che fa chiarezza sulla politica e sui politici dei nostri giorni; ottima la parte relativa a questo PD ormai decaduto e a definire più onesto questo Pdl.
Desidero chiederle solo una cosa:ma Lei è davvero sicuro che persone come Rita Borsellino e Maria Falcone non siano colpevoli di abusare della fama dei cognomi dei loro mariti?????

GRADIREI UNA RISPOSTA.

Cordiali saluti.

Anonimo.

politica-giovane ha detto...

Intendo precisare che quando ho detto che nel pdl sono addirittura più onesti ho semplicemente utilizzato un'esagerazione per esasperare la mia critica al PD: come potrei mai dare dell'onesto a gente come Dell'Utri, Schifani, Gasparri, Cicchitto, Bondi e naturalmente il Gran Capo?
Tornando alla domanda dell'anonimo (sarebbe gradito se vi firmaste quando lasciate commenti, anche se l'importante è che li lasciate), sì, ne sono assolutamente certo. Quando Rita Borsellino si candidò a presidente della regione, conseguendo, pur perdendo, un buon risultato, tutti ebbero modo di apprezzarla. E la si apprezza ancora di più ora, dopo l'orrenda figura di chi l'ha succeduta. Neanche riguardo a Maria Falcone ho dubbi: non aha mai fatto niente per dare adito a tali, strumentali, polemiche; per di più se fatte da una persona sgradevole che, purtroppo, oggi siede dove hanno seduto Fanfani e Spadolini.